Le responsabilità del Manager: efficacia organizzativa e motivazione
Cosa consente davvero alle aziende di essere competitive, cioè pronte a leggere le sfide che via via si presentano, a coglierle e a trasformarle in vittorie?
La risposta è tanto banale quanto problematica: le persone.
Sono le persone che “alimentano” le imprese. Anche quando questo è meno visibile (come nelle situazioni in cui l’utilizzo della tecnologia sembra aver soppiantato il lavoro dell’uomo oppure in quelle in cui il prodotto/servizio viene garantito più dall’efficacia del processo che da coloro che ne fanno parte) è sempre la capacità delle persone che consente, o ha consentito, di impostare/progettare/costruire/implementare.
È idea ormai ampiamente condivisa che le aziende debbano investire sulle Risorse Umane accrescendone le competenze e sostenendone la motivazione.
Ma come si motivano le persone?
Pensiamo davvero che abbia senso avviare percorsi di formazione, workshop o eventi con l’obiettivo di aumentare i livelli di motivazione dei dipendenti?
Quanto può durare l’effetto di un’attività vissuta all’esterno della quotidianità professionale quando poi si rientra nel contesto lavorativo, di fatto rimasto immutato rispetto a prima di questa esperienza?
Le persone si motivano da sé. Hanno obiettivi propri che si evolvono nel tempo, che cambiano a seconda della situazione professionale e personale, che tendono ad ampliarsi nel momento stesso in cui vengono raggiunti.
Il vero punto è quindi cosa può fare l’azienda per consentire alle persone di non perdere la propria motivazione. Cosa si può fare per aiutare i dipendenti a non vivere il lavoro come un ostacolo al raggiungimento dei propri obiettivi ma come uno strumento per la propria realizzazione personale e professionale.
Creare senso: nel vivere la realtà lavorativa, le persone cercano di trovare un senso alle attività che svolgono, alle relazioni che vivono (sia verticali che orizzontali), alle prospettive (sia positive che critiche) e alle sfide che l’azienda si trova ad affrontare. E per questo motivo attribuiscono significati a quello che gli accade intorno; non solo ciò che ricade direttamente su loro ma anche ciò che vedono succedere intorno a sé.
Sono i significati che l’azienda veicola che rinforzano o inibiscono la motivazione dei dipendenti. È solo attraverso il presidio della coerenza tra i fenomeni che accadono nelle diverse parti dell’azienda che si può davvero ricreare un contesto in cui le risorse umane si riconoscono.
La soluzione: intervenire direttamente sulla coerenza
La lettura sistemica dell’azienda è la chiave per muoversi in questa direzione: una metodologia strutturata che coinvolge gli uffici HR insieme agli altri principali attori aziendali per analizzare attività, strumenti, documentazione e tutto ciò che contribuisce alla costruzione di significati in azienda. Da questa mappatura nasce poi un piano d’azione concreto che, tenendo conto dei significati complessivi che l’azienda sta veicolando, agisce sia sul sistema e sulle logiche di gestione delle persone che, dove possibile, sugli altri elementi aziendali.
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