I dilemmi del manager: tagli o dieta?
DOTTORE – Signora, mi spiace dirglielo, ma è assolutamente necessario che riduca il suo peso. È una questione molto seria: il suo cuore è troppo affaticato, rischia di non farcela. Bisogna agire, e in fretta.
SIGNORA – è proprio sicuro? Sapevo di non essere molto in forma, ma non mi ero resa conto della gravità del problema. Cosa posso fare?
DOTTORE – Ci sono due strade, una, più lunga e faticosa, che le richiede molto impegno e l’altra sicuramente più drastica ma veloce e che le può togliere i chili di troppo in modo sicuro. Nel primo caso dovrebbe mettersi a dieta, strettissima, e iniziare a fare sport per almeno 4 ore a settimana. Se va tutto bene, nel giro di un anno e mezzo rientra in un peso che il suo cuore può sostenere, se però il suo cuore cede prima… Nel secondo caso, possiamo procedere con l’amputazione della gamba sinistra: il risultato è garantito. In poche settimane il suo cuore torna a dover gestire un “carico” ridimensionato e non corre rischi.
SIGNORA – Ma se scelgo la seconda strada, non sarò più in grado di restare attiva e capace, mi muoverò molto meno e quindi rischio di ingrassare ancora di più. Lei fra un anno così magari mi propone di amputare un altro pezzo…
La signora decise, saggiamente, di mettersi a dieta, strettissima, e di fare ginnastica. Fece veramente molta fatica ma ogni piccolo pezzo del suo corpo collaborò e, nonostante la fame, la stanchezza e i numerosi momenti di sconforto, in pochi mesi riuscì a ridurre peso e rischio cardiaco. Tutta intera.
Attenzione a fare i tagli giusti, anche quando l’azienda è in difficoltà. Quando ci sono degli sprechi… nessuna pietà… dieta assoluta, basta carboidrati, basta dolci, basta alcolici, … basta privilegi “politici”. Ma sì alla palestra e agli investimenti … per diventare più forti… più competenti (affiancamenti, formazione, …). Tagliare, senza riflettere su come si trasformerà (si impoverirà) il prodotto/servizio senza ciò che stiamo eliminando, rischia di farci scegliere la strada più veloce, che inizialmente sembra più conveniente che però a lungo termine non paga.
Quindi meglio diffidare di chi propone soluzioni drastiche ma facili per risolvere questioni complesse e, magari, invece di arrivare all’ultimo come la signora gravemente sovrappeso, sarebbe saggio controllare periodicamente la nostra salute e quella della nostra azienda, così anche le diete non saranno drammatici digiuni ma solo piccoli aggiustamenti del menù.
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