Ripartire dopo il Lockdown
La situazione di emergenza che stiamo vivendo sta richiedendo uno sforzo a tutte le aziende per reagire velocemente su più fronti
Nel momento in cui potranno iniziare a riprendere le attività lavorative, le aziende si troveranno a dover gestire, oltre alle complessità legate a questioni economiche e di sicurezza, anche le difficoltà «umane». Il periodo storico che stiamo attraversando sta lasciando pesanti eredità sull’equilibrio dei singoli. In questi mesi sono aumentati per moltissime persone stati di ansia generalizzata, di nervosismo, di senso di impotenza, in alcuni casi, di rabbia.
Quella che inizialmente era partita come paura del virus si è presto trasformata in ansia per il futuro professionale e poi ancora in senso di impotenza e di deprivazione dovuto al lockdown. Per non parlare di coloro che hanno vissuto eventi traumatici direttamente collegati al virus (ricoveri in ospedale o perdita di persone vicine).
Per i lavoratori riprendere le attività professionali con energia non sarà quindi semplice: la maggior parte dell’energia sarà stata «consumata» durante i mesi passati e l’ansia rimarrà per qualche tempo emozione di fondo.
Diventa quindi importante accompagnare lavoratori e capi verso una ripresa che tenga conto delle difficoltà che stanno affrontando con un’azione veloce ed efficace; un progetto mirato che li aiuti ad utilizzare energia e carica emotiva direzionandole in modo costruttivo verso l’obiettivo aziendale.
Related Posts
Talent management, anzi, normal management
Cos’è un talento per le aziende? Secondo un’indagine del 2014 (Investire sui...
Le criticità dello Smart Working: delega e spazi di autonomia su collaboratori “lavativi”
In questi mesi, per cause di forza maggiore, lo Smart Working è diventato per...